Qusto libro lo lessi circa tre anni fa e mi e colpì il titolo così attraente, l'immagine di copertina e poi che parlava dell'amato Mediterraneo. Non è un romanzo, non è un saggio ma un insieme di memorie ben ricostruite da un bravo storico, e si capisce subito. E' un viaggio nella storia o in diverse storie del Mediterraneo attraverso i suoi porti e nomi leggendari di città che furono grandi Repubbliche, Capitali e che oggi risuonano nella mente del nostro immaginario. Non è un libro di storia o non solo ma un racconto per ripercorrere tappe di viaggi che si sono intrapresi, porti che si sono vissuti e tutto con il rigore scientifico dello storico ma con un'appassionate scrittura che naviga via con trasporto. Il richiamo a Platone nella suddivisione delle parti (prima navigazione, seconda navigazione ecc.. ) fa da cornice alla conoscenza di un luogo, il Mediterraneo, centrale per la storia dell'umanità perchè baricentro degli assetti geopolitici del mondo antico, medievale e moderno. Quando il centro del mondo era il mediterraneo non esisteva l'Europa mentre quando il mediterraneo perde, in parte, la sua centralità inizia la storia dell'uomo europeo. Navigare il mediterraneo vuol dire incontrare perosnaggi, miti e leggende trovate in un mare che unisce due mondi come l'Oriente e l'Occidente, le ere come quella antica e quella moderna. Cambia il modo di navigare, le tecniche, ma lui, il Mediterraneo è sempre lì; ci racconta lo storico Vanoli in questo libro le tappe importanti per ripercorrere il Mare Magnum, il Mediterraneo. Un consiglio alla lettura sul divano per soganre il mare, in barca per trascorrere il tempo di bonaccia o un regalo da fare ad appasionati di mare.
Alessandro